Molti di noi erano tornati alla normalità, con viaggi sui mezzi pubblici, traffico nelle città, solito tran-tran da ufficio. Sembrava tutto normale quando all’improvviso l’ultimo DPCM (consultabile qui) ha riportato in considerazione il telelavoro.
Telelavoro, lavoro da remoto, lavoro agile, WFH (work from home), smart working (la forma più evoluta di lavoro agile)… sono tutte formule lavorative che negli ultimi mesi abbiamo imparato a fare nostre nel quotidiano. Insomma si lavora da casa armati di pc aziendale: sembra facile e persino economico e rilassante (non ci dobbiamo vestire di tutto punto, ci si sveglia più tardi, etc…) eppure qualcosa non va sempre bene.
Vi è mai capitato di mangiare davanti al pc, bruciare il pranzo mentre rispondete ad una chiamata, gestire i figli cercando di mantenere silenzio e produttività fino al punto di rimpiangere la zona franca chiamata ufficio?
Se dobbiamo fare di necessità virtù è giunto il momento di riprendere lo smart working partendo col piede giusto, armati di filosofia quasi zen e disciplina: sarà piacevole e cambierà il nostro modo di vivere questa fase.
Come mail lo smart working è diventato così determinante?
Se fino all’anno scorso fare smart working era un vero simbolo di libertà, sogno da sitcom americana di qualsiasi (o quasi) lavoratore dipendente, oggi con le ultime disposizioni del Governo per contenere la propagazione del Covid-19, è diventata LA strada raccomandata per molte aziende e pubbliche amministrazioni.
Tuttavia lo smart working non è solo una semplice formula lavorativa che ci consente di contenere il contagio e agevolare il continuo svolgimento del lavoro: è anche un grande alleato della nostra salute e qualità di vita. Si inquina meno grazie ad un uso più misurato dei mezzi propri e il minore affollamento di quelli pubblici, ci consente di mangiare meglio preparandoci pranzi con ingredienti bilanciati senza accontentarci del panino rimasto al banco della tavola fredda, si riducono le tentazioni da distributore di merendine ma anche ritagliarsi dei momenti di workout.
I dati sono interessanti e a favore del tanto dibattuto lavoro agile: la produttività è aumentata almeno del 15% per lavoratore singolo, aggiungendo anche una bella riduzione del 20% del tasso di assenteismo ed una diminuzione del 30% dei costi di gestione delle strutture aziendali, senza considerare l’importante riduzione delle emissioni inquinanti, a favore dell’ambiente. Mica male, vien da dire.
Restare focalizzati con tutte le distrazioni casalinghe e non
La connessione sui social network è fonte di divertimento e al tempo stesso è una grande distrazione così come tutti i comfort di casa o la presenza dei familiari.
Uno dei grandissimi sforzi da fare prima di approcciare lo smart working in modo proficuo è separare l’ambito personale da quello professionale, fondamentale per non trovarsi in difficoltà nella gestione lavoro e famiglia.
Un secondo ostacolo classico di chi si avvicina allo smart working è la difficoltà di mantenere o trovare concentrazione che spesso porta a esaurire le proprie energie prima di completare tutti i task della giornata.