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Estate e social per il business. Com’è la tua MOP?

di Melania Pecoraro

La bella stagione è arrivata e tutto si sta rimettendo in moto: sei a posto con la MOP?

Clienti e turisti stanno riprendendo a muoversi e a cercare prodotti e servizi come i tuoi. E’ quindi fondamentale avere una adeguata MOP –  Minimum Online Presence. Com’è la tua?

Nel coniare la definizione di MOP – “Minimum Online Presence” (trad. Presenza Online Minima) abbiamo preso in prestito dal mondo delle startup il concetto di MVP – “Minimum Viable Product”, ovvero il prodotto (o servizio) con le caratteristiche minime essenziali per essere immesso sul mercato e dunque minimamente attrattivo per gli utenti.

Questo è ciò che dovrebbe essere la presenza online di ogni business, in particolar modo delle attività locali che hanno a che fare col pubblico. Ci riferiamo a bar, bistrot, ristoranti, gelaterie, strutture ricettive, centri balneari e negozi di vario genere che puntano molto sulla stagione estiva/turistica.

Ai titolari di questo tipo di attività consigliamo di verificare ed aggiornare per tempo Google My Business, Facebook, Instagram e Tripadvisor. Vediamo perché.

Google My Business, amore a prima vista (oppure no!)

Gli utenti, soprattutto i viaggiatori che non hanno una conoscenza del luogo, si rivolgono a Google per cercare i posti in cui mangiare, ristorarsi o fare un aperitivo, usufruire di un servizio, acquistare un gadget, etc… ed è probabile che si imbattano nel vostro profilo. La vostra scheda di Google My Business è aggiornata e completa di tutte le informazioni quali nome e mappa precisi, orari e menù, promozioni e offerte speciali?

Molti non sanno che il proprio profilo Google My Business – il primo risultato che Google mostra su di voi – si può rivendicare e gestire, aggiornando le informazioni principali e pubblicando anche contenuti quali post (analogamente a quanto avviene su Facebook) e offerte speciali con un formato dedicato. Si può impostare il logo della propria attività e gestire le foto in evidenza che, altrimenti, saranno solo quelle caricate dagli utenti che vi hanno visitato.

Grande rilievo hanno poi le valutazioni degli utenti sulla vostra attività (le famose “stelline”, con eventuali recensioni annesse). Rivendicando e gestendo il profilo su MyBusiness potrete anche rispondere alle recensioni, ringraziando chi vi ha apprezzato ed eventualmente rispondendo a chi vi muove qualche critica, operazione molto importante soprattutto agli occhi di terze persone che leggono. La vostra professionalità nel gestire soprattutto le situazioni più critiche sarà dunque fondamentale per invogliare (o meno) i potenziali nuovi clienti a scegliervi.

Una interessante novità degli ultimi mesi è la chat integrata di Google My Business, collegata alla gmail con cui si gestisce il profilo: un’ulteriore funzionalità all’insegna dell’immediatezza e dell’interazione col cliente che è bene padroneggiare.

Facebook, impossibile non esserci

Non vale la pena dilungarsi troppo sulla descrizione DEL social per eccellenza che ad oggi in Italia viene usato regolarmente da oltre 33 milioni di persone. Ciò che vale la pena sottolineare è l’importanza per un’attività a contatto col pubblico di avere una pagina aziendale (non un profilo personale, mi raccomando…) ben gestita, con un’immagine professionale, tutte le informazioni su mappa, orari, offerte aggiornate e con cui è possibile interagire tramite Messenger, ricevendo risposte in tempi ragionevolmente brevi.

Se non avete un sito, la vostra pagina Facebook sarà probabilmente il risultato più in vista restituito da Google, assieme alla scheda My Business. E’ quindi chiara la sua importanza.

Anche Facebook supporta le recensioni degli utenti, a cui la piattaforma dà grande rilievo e che contribuiscono in maniera essenziale all’immagine generale della vostra pagina.

La gestione di Facebook non dovrebbe essere fatta in maniera artigianale nei ritagli di tempo, ma con costanza e con un minimo di piano editoriale – il calendario con argomenti, contenuti e date di pubblicazione – così da garantire una comunicazione completa ed una buona visibilità ai post della pagina.

Su Facebook è inoltre possibile interagire con altre pagine amiche (ad esempio quelle dei gruppi musicali che si esibiscono nel vostro locale, o con l’azienda agricola che vi fornisce i prodotti…) e con i gruppi locali (ad esempio i vari “Sei di Questo Paese se…”), postando iniziative e offerte speciali. 

Non vale proprio la pena lasciarsi sfuggire questo mare di opportunità!

Instagram, non più solo giovani

Instagram, di proprietà assieme a Facebook della nuova azienda di Mark Zuckerberg, Meta, ha ormai superato la condizione di “social dei giovanissimi” (che si stanno già rivolgendo ad altre piattaforme quali Tik Tok e Snapchat) ed oggi viene utilizzato in Italia da oltre 30 MLN di utenti.

Instagram offre rispetto a Facebook maggior immediatezza nei contenuti live, attraverso le storie e i reel, che possono raccontare ciò che sta accadendo durante un evento, ma anche il “backstage” ed i preparativi per la cena, la preparazione di un particolare piatto a cura dello chef, la produzione di un ottimo gelato a partire dalla frutta fresca, le evoluzioni del proprio bar tender. 

Agli utenti piace vedere chi e cosa sta dietro ad un’attività e conoscere un po’ la personalità dello staff. Instagram risulta quindi anche una buona occasione per far conoscere il lavoro di preparazione che c’è dietro ad una bella serata, aumentando il tasso di empatia con gli utenti.

A livello di contenuti statici, i classici post, su Instagram è bene fare attenzione all’impatto estetico del “feed”, da cui si deve subito percepire un’immagine globale professionale e il più possibile coordinata. Questo non significa che ogni post deve passare dalle mani di un grafico, ma che bisogna evitare di pubblicare foto “brutte” o sgranate. Questa chiaramente è una regola che vale per tutti i social… per Instagram particolarmente!

A differenza di Facebook, non esiste una distinzione visibile tra profili personali e aziendali, ma si può scegliere di attivare l’impostazione “passa ad un account per professionisti”, che dà accesso a statistiche e possibilità pubblicitarie: una cosa buona e giusta.

La questione link: Instagram non permette di inserire nelle descrizioni dei post dei link cliccabili. Si può ovviare a questa limitazione in due modi: dagli ultimi mesi tutti i profili, anche quelli con pochi follower, possono inserire i link nelle storie, con la possibilità per l’utente di cliccare e accedere ad un sito esterno; è possibile inserire un link cliccabile nella bio, ovvero la breve descrizione associata al profilo Instagram. Tipicamente qui viene inserito il sito, ma, se non vi bastasse, https://linktr.ee è un bel servizio gratuito che consente di aggregare più link in un’unica pagina.

Tripadvisor, la piattaforma n.1 per ristoranti e bar

Tripadvisor domina da oltre 15 anni il mondo delle recensioni in ambito turistico e leisure e viene consultato ogni mese da oltre 463 milioni di viaggiatori in tutto il mondo, oltre 14 milioni solo in Italia. Anche qui, come su Google, sono gli utenti a “condurre il gioco”: è infatti possibile che la vostra attività esista già perché creata da un cliente desideroso di lasciare una recensione. 

Come per Google My Business anche nel caso di Tripadvisor i titolari di un business possono richiedere la gestione del profilo, così da rispondere alle recensioni e inserire tutte le informazioni aggiornate.

Tripadvisor offre anche la possibilità di inserire il menù in un’area dedicata, dalla consultazione user-friendly, e di prenotare direttamente il proprio tavolo.

Nel prendere la decisione su dove pranzare o cenare, oltre il 70% degli utenti del web si rivolge a Tripadvisor: è quindi chiaro quanto sia importante per un’attività avere la gestione completa del proprio profilo, soprattutto durante la stagione estiva quando il tasso di clienti (e di recensioni) aumenta esponenzialmente, verosimilmente anche con qualche fisiologica critica, che non va lasciata cadere nel nulla ma gestita a dovere.

Abbiamo quindi  visto quattro delle principali piattaforme digitali che qualsiasi attività a contatto col pubblico dovrebbe gestire professionalmente. Tutte offrono anche la possibilità di attivare campagne pubblicitarie a pagamento, ma la base di partenza è sempre una buona attività organica, ovvero di comunicazione professionale e continuativa.

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