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JOMO: Joy of Missing Out, il digital detox che genera benessere

L’antidoto alla FOMO, Fear Of Missing Out (che abbiamo trattato qui) è la JOMOJoy Of Missing Outla gioia di restare fuori.

I sostenitori della JOMO accolgono i momenti semplici e rifiutano l’idea che nella vita ci si senta appagati solo con innumerevoli esperienze e provano una sorta di piacere nel “lasciar correre”, senza per questo sentirsi esclusi o da meno rispetto a chi è sempre informato delle ultime novità in qualsiasi campo. Fare JOMO significa cercare un equilibrio fra silenzio e “rumore digitale”, fruendo delle offerte tecnologiche con maggiore consapevolezza

L’acronimo JOMO appare per la prima volta nel 2012 sul blog dello scrittore e imprenditore Anil Dash che inizia a parlare di come sempre più giovani siano stufi della pressione di dover essere ovunque, nel mondo digitale e reale, partecipando attivamente ad ogni nuova tendenza. Ma è solo nel 2018 che il New York Times parla di Joy Of Missing Out come nuovo trend, sottoponendolo a un pubblico più vasto, raccontando la giovane generazione come estremamente stressata da tutto il tempo passato online, del quale però sembra difficile fare a meno, pena l’esclusione sociale. Si tratta invece molto spesso di una paura infondata, che si può superare puntando sul recupero di un dialogo più intimo con se stessi e sull’impegno a mettere fuoco i valori e le priorità individuali.

“Io sono, a prescindere dai miei profili social!”

Consapevolezza ed auto-riflessione sono le chiavi per vivere una vita all’insegna della JOMO. Non c’è un metodo speciale da apprendere. Ci si può prendere del tempo per conciliare la propria vita sociale con, l’altrettanto fondamentale, tempo passato soli con se stessi, magari definendo dei tempi di digital detox, per fare chiarezza sulle priorità, per distinguere quali sono le cose importanti e quelle unicamente fonte di stress. 

Con la JOMO si fa un passo indietro e si ascoltano i propri bisogni: la solitudine non va temuta, ma, a volte, ricercata!

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JOMO e produttività

Un altro aspetto molto interessante della JOMO è che sul lavoro genera benessere e produttività. Il mercato del lavoro è oggi in profonda trasformazione e alla produttività del lavoratore si è affiancata una maggiore cura verso il benessere, inteso come soddisfazione e felicità personale.

La JOMO sul lavoro, in modo pratico, è imparare a gestire al meglio tempi e priorità, fissare obiettivi di carriera realistici e raggiungibili e persino migliorare il proprio rapporto con le altre persone. Non dovendo sprecare risorse nell’accogliere continuamente news e stimoli digitali, saranno eliminate molte preoccupazioni superflue e la nostra mente resterà più focalizzata su obiettivi e task attuali.

JOMO bandiera dei nativi digitali

Il confronto digitale nei social media porta a una sensazione di sovraccarico continua, con effetti spesso dannosi. L’essere sempre connessi ha cambiato le abitudini più quotidiane e ne ha create di nuove ed è molto significativo il fatto che oggi ad allontanarsi dallo stress social siano sempre di più i giovani rispetto agli utenti senior. I nativi di questi ambienti apprezzano e hanno bisogno della JOMO e questo ha richiesto un impegno concreto da parte degli stessi big del settore come Google, YouTube e Android per costruire tecnologie e interfacce realmente d’aiuto per la persona proprio nel segno del digital detox.

Come va il tuo digital detox?

Raccontaci la tua esperienza, saremo felici di condividerla… con moderazione, si intende 😉

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