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InfObesity: come sopravvivere alla “sindrome del pesce rosso”

Lo dice la scienza: “La soglia della nostra attenzione è 8 secondi al massimo, meno di un pesciolino rosso”. Mentre per recuperare il filo del discorso, perso magari a causa di una notifica sul nostro smartphone, occorrono almeno 64 secondi. Le stime raccolte da diversi professionisti affermano che a causa di queste “distrazioni” costanti perdiamo fino a mezza giornata alla settimana di produttività (!)

Questo problema si chiama “InfObesity”. Il termine si riferisce alla sovrabbondanza di dati che ci troviamo ad “ingerire” e definisce il sovraccarico cognitivo causato dall’abnorme quantità di informazioni da cui siamo continuamente bombardati e a cui sentiamo il dovere, l’impellente bisogno, di rispondere: notifiche delle app, messaggi, avvisi, mail che ci ricordano il carrello abbandonato e insistono nel farci acquistare tutto in fretta, magari con un codice, finendo per restare incollati allo schermo per ore… e facendoci lavorare meno e peggio. 

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Tale mole di conoscenza disponibile attraverso la tecnologia porta ad una vera propria infoxication, un altro termine utilizzato per descrivere il fenomeno: intossicazione da informazioni. 

L’eccesso di informazioni, infatti, non solo non migliora il livello di conoscenza su un argomento, ma anzi porta ad un sovraccarico cognitivo tale per cui non sappiamo più estrarre dalla massa le informazioni utili.

Essere connessi senza possibilità o volontà di interruzione, secondo gli studi, ha un impatto negativo sulla nostra efficienza. L’iperconnessione e l’immensa disponibilità di dati avrebbe addirittura peggiorato la nostra abilità nel pensare.

Così l’infoxication può facilmente sfociare in “ansia da informazione” (information anxiety, termine coniato da Saul Wurman, creatore del format Ted Talk): l’incapacità di selezionare, capire o utilizzare un’informazione necessaria nel mare di dati a disposizione produce un senso di sopraffazione che come lo stress può costituire un serio rischio per la salute.

Come difendersi dall’InfObesity? Alcuni consigli

Il bombardamento informativo e la comparsa nella nostra vita quotidiana di molteplici device iperconnessi ha avuto delle conseguenze concrete sul nostro modo di conoscere, di organizzare le informazioni ottenute e di gestirle a livello cognitivo e psicologico.

E’ quindi assolutamente necessario riprendere il controllo sul modo in cui acquisiamo l’informazione.

Ecco alcuni semplici consigli per migliorare il nostro rapporto con notifiche e aggiornamenti:

1. Ritagliati momenti e luoghi web-free, togliendo la connessione per un periodo di tempo che potrebbe essere la pausa pranzo, mentre fai jogging o durante la tua beauty routine.

2. Seleziona con cura le fonti da cui reperisci informazioni e considera solo quelle autorevoli: consultale un paio di volte al giorno, non serve di più per essere sempre aggiornati.

3. Allena la tua attenzione e cerca di concentrarti solo sulle attività che stai svolgendo, senza cedere alle distrazioni di messaggi, email, notifiche etc… 

E’ molto importante quindi regolamentare l’assunzione di informazioni: evita di farci sentire sopraffatti, impotenti e ansiosi. Anche staccare del tutto la spina ogni tanto è fondamentale per il benessere mentale dell’essere umano!

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Che ne dite? Ci provate e poi ci dite com’è andata? 🙂

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