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Asporto e consegne a domicilio: come farli fruttare?

di Gloria Vitari

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del recente DPCM (qui consultabile), abbiamo appreso le nuove stringenti limitazioni che impatteranno per le prossime settimane sul settore della ristorazione, dalla chiusura anticipata alle 18 fino ai vincoli sui posti a sedere ridotti da 6 a 4 persone se non conviventi.  

Uno scenario simile fa sicuramente preoccupare: tuttavia l’indole di Miura è “non mollare mai” e quindi vogliamo suggerire qualche dritta per far fronte alla situazione che verrà e massimizzare il proprio Business. Di seguito parleremo di

  • considerare e implementare una strategia di asporto;
  • comunicare il proprio brand grazie allo storytelling sui social media.

Aggiungere il servizio d’asporto oppure la consegna a domicilio alla vostra attività certamente non è un passo da prendere alla leggera o da improvvisare: improvvisare non esiste nel dizionario del business!

Come fare?

Qui di seguito potrai trovare pochi ma determinati passaggi per attivare il servizio d’asporto.

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1 – Crea un’area dedicata al solo asporto

Quasi certamente, se al momento non offrite la formula asporto o consegna a domicilio, la vostra cucina non è predisposta o attrezzata per queste attività. Niente paura: dedicate una zona specifica della cucina per gestire gli ordini del servizio da asporto o della consegna a domicilio, come i contenitori monouso, linea per la composizione degli ordini e un sistema POS, in modo da sapere sempre quali ordini stanno arrivando.

Nei pressi dell’area che avete dedicato all’asporto predisponete un bancone separato o, in caso di spazi ristretti, delimitate un’area del parcheggio per i clienti dell’asporto in modo che sappiano dove andare. 

Gli spazi andranno contrassegnati in modo evidente e dovranno essere di facile accesso, soprattutto per chi ha già pagato online (magari attraverso un’app di consegna cibo a domicilio come Justeat). Il ritiro avverrà così direttamente all’interno del ristorante o in un’area esterna, modello bistrot/streetfood, con un tavolo all’esterno del ristorante. 

Ecco un esempio tipico:

non avendo a disposizione molto spazio, è possibile usare una parte del bar o del bancone all’ingresso, con l’accortezza fondamentale di provvedere a una corretta e organizzata istruzione di tutto il personale, in modo che sappia gestire gli ordini da asporto che arrivano, oltre alle dovute procedure di sanificazione.

2 – Adatta il menù ad asporto e consegne a domicilio

Sappiamo quanto amiate il vostro menù, calcolato a regola d’arte: tuttavia piatti come risotti o zuppe non resisteranno a un lungo trasporto. Verificate con attenzione i piatti da proporre e scegliete quelli che mantengono qualità e temperatura. Altra soluzione potrebbe essere quella di creare qualche proposta dedicata: offrire l’esclusiva via asporto può essere un’ottima strategia di marketing.

Non dimentichiamo che questa è anche un’ottima occasione per chiedere ai clienti, soprattutto se telefonano per ordinare cibo da asporto, cosa vorrebbero vedere nel menù e a che distanza si trovano rispetto al ristorante: potremmo scoprire una clientela nuova, a poche centinaia di metri dal nostro locale.

3 – Decidi se fare consegne dirette o tramite un fornitore esterno

La maggior parte delle principali società che gestiscono consegne a domicilio ha rinunciato alle commissioni, avanzando agevolazioni che chi aderisce al servizio. E’ quindi un’opportunità iscriversi per raggiungere il maggior numero possibile di luoghi. Registrati a qualsiasi servizio della tua zona per trovare nuovi clienti: monitora i servizi di consegna che hai attivato per non trovare sorprese, come la reintroduzione di commissioni che potrebbero così gravare sul tuo incasso. 

4 – Aggiorna la tecnologia

Molti sistemi POS per la ristorazione dispongono già di un’opzione per la consegna a domicilio o il servizio di asporto, questo per consentire il monitoraggio di ordini online, lo stato della consegna e i dati dei clienti all’interno di un unico sistema. Valutate per tempo la piattaforma utilizzata nel vostro ristorante per verificare se è prevista questa opzione quando aggiungerete il servizio di asporto o la consegna a domicilio.

Che tecnologia avete in uso nel vostro locale? Prendiamo in considerazione sistemi di instradamento delle chiamate per i vostri addetti alle consegne, se non vi affidate a un sistema esterno, in modo da organizzare al meglio le destinazioni e le attività svolte.

5 – Cerca di preservare la qualità degli alimenti

I clienti sono consapevoli che l’esperienza di degustazione a domicilio dei vostri piatti sarà diversa da quando siedono nel vostro ristorante: tuttavia il cibo deve essere alla temperatura giusta e avere un sapore che non smentisce il vostro nome.

Ecco i punti determinanti ai quali pensare:

  • Percorsi per ridurre i tempi di consegna al cliente (qualora la effettuaste voi direttamente)
  • Confezionamento che impedisca perdite e mantenga il cibo caldo o freddo durante il trasporto
  • Etichettatura delle confezioni (in modo che gli addetti alla consegna sappiano dove portare ogni ordinazione)
  • Coperti da includere (per esempio posate, tovaglioli o salse aggiuntive)
  • Promozione via social dell’esperienza dei clienti: attraverso un codice QR o un hashtag potranno lasciare un commento o una recensione sul nostro servizio
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6 – Pasti “agili” per lavoratori “agili”

Come sappiamo in questo momento moltissime persone stanno lavorando in Smart Working: bene, è arrivato il momento di diventarne alleati!

Infatti, pur essendo essi a casa, non è detto che la pressione lavorativa venga meno, anzi: spesso conciliare tempo lavorativo e gestione familiare rappresenta una vera sfida per molti (soprattutto per le mamme-lavoratrici) e il tempo per cucinare potrebbe venire meno. Diventa quindi un’ottima idea di business proporre “pasti agili per lavoratori agili”: piatti pronti, semplici e non troppo delicati, ideali per riempire frigoriferi e congelatori. Pensate quindi ad una versione “smart” del vostro menù!

7 – Comunica con i clienti, facilita gli ordini

Last but not least: questo non è l’ultimo punto del nostro articolo, ma il cardine di tutta la strategia. Se abbiamo aggiunto un’opzione per il servizio di asporto o la consegna a casa, è doveroso comunicarlo ai clienti tramite sito, social media, e-mail e/o pubblicità online, attivando canali e modalità veloci ed immediati per effettuare gli ordini.

Comunicare il proprio business, nei modi e nei tempi giusti, non è un “di più”, ma un vero e proprio asset strategico per qualsiasi azienda, un’attività fondamentale e mai banale!

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